Il nostro sodalizio organizza ogni anno, a settembre, un torneo internazionale di Backgammon dove si danno appuntamento giocatori di tutto il mondo attratti non solo dall’altissimo livello dei partecipanti ma anche dalla splendida location e dall’eccellenza della cucina che ha fatto innamorare italiani e stranieri.
Molto apprezzata risulta poi la proiezione in sala riservata della partita finale con commento affidato ai migliori esperti italiani.
Ben tre Vice-Campioni del mondo, diversi giants inglesi francesi e giapponesi (ovvero i giocatori votati come appartenenti alla elite dei trenta più forti giocatori del mondo) nonché il Campione del Mondo dei giochi della mente per il 2016, hanno preso parte ai nostri tornei.
Il torneo è, inoltre, frequentato da tutti i giocatori che sono interessati al Campionato Italiano di backgammon di cui Roma costituisce una tappa tra le più prestigiose.
Il gioco è antichissimo, ve ne sono tracce in Mesopotamia risalenti a non meno di 5000 anni a.C. per poi, nelle epoche successive, unire le genti di tutto il Mediterraneo.
I Fenici, i Greci ed i Romani lo praticavano assiduamente chiamandolo con diversi nomi ed usando diverse regole ma comunque attribuendo a questo gioco anche significati trascendenti quale metafora della vita umana, legata all’abilità ma anche alla sorte.
Ha così attraversato il Medioevo, per giungere all’epoca moderna con importanti rivisitazioni provenienti soprattutto dal mondo anglosassone che lo hanno reso più complesso. La componente aleatoria e d’azzardo è comunque rimasta presente e questo lo rende terribilmente avvincente.
Da trent’anni, con le applicazioni di analisi basati anche su sistemi software, il gioco è stato rivoluzionato sotto il profilo tecnico e strategico.