Mara Carfagna: “L’Italia ha bisogno della competenza delle donne”
“Oggi l’Italia non è un Paese per donne, ma se vuole uscire dalla crisi ne ha estremo bisogno. È anche una questione di convenienza: non possiamo privarci delle competenze delle donne, ogni donna che lasciamo a casa è una risorsa persa”. Questo il messaggio lanciato dalla vicepresidente della Camera dei Deputati, onorevole Mara Carfagna, in occasione dell’incontro “La Donna nel contesto sociale” Ieri sera al Circolo Antico Tiro a Volo. Si muove con piglio e destrezza sui suoi cavalli di battaglia, che mettono sempre al centro la donna, maltrattata, risorsa sprecata, entità solida. Non dimentica mai la sofferenza, quella della donna e della violenza che spesso le si usa, la storia di una cronaca che purtroppo continua a riempire le pagine dei quotidiani. Tanto è stato fatto, dalla legge sullo stalking al suo emendamento sul ddl codice rosso. “I dati sono impressionanti e allarmanti”, le parole dell’onorevole Carfagna. “Una donna ogni tre giorni viene uccisa dalla persona che le è accanto: è un fenomeno che fa più vittime della mafia. Ha ragione il Presidente Mattarella quando parla di questo problema come di una piaga che affligge la nostra società”. Da sempre in prima linea nella lotta contro un triste fenomeno di tale portata, Mara Carfagna ha sottolineato l’importanza di un forte segnale nei confronti dei giovani. “La lotta contro ogni forma di violenza sulle donne è sempre stata una mia priorità. Ora c’è una battaglia da portare sui banchi di scuola: bisogna instillare nella mente dei bambini la cultura del rispetto”. La difficoltà di essere mogli, mamme e donne in carriera allo stesso tempo in un Paese troppo spesso ancorato ad una mentalità d’altri tempi. “Siamo davanti a un vero e proprio problema culturale, ecco perché c’è bisogno di un sistema di welfare che sostenga donne e mamme. Non sono amante degli incentivi ad hoc, ma bisogna imparare a condividere le responsabilità con il proprio nucleo familiare. Occorre ripensare il nostro sistema altrimenti le donne resteranno sempre ai margini; in quest’ottica anche le quote rosa sono state un male necessario, un meccanismo per riequilibrare le differenze di genere”. Una battaglia da condividere e, nonostante tutto, ricca di speranze. “Margaret Thatcher disse che mai nessuna donna sarebbe diventata primo ministro, 10 anni dopo il primo ministro era lei. Quello che sembra impossibile può essere raggiunto con tenacia e determinazione”.
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