Vittorio Sgarbi all’Antico Tiro a Volo: “Roma, puntare sulla grande bellezza”
“Per me Roma è la Città, per me Roma è bellezza”. Chiaro, diretto e come sempre deciso, Vittorio Sgarbi fotografa così la Capitale nell’incontro organizzato al Circolo Antico Tiro a Volo sul tema “Il Futuro di Roma – Situazione e Prospettive”, un interessante dibattito con il professor Domenico De Masi introdotto dal presidente Giorgio Averni e moderato dalla giornalista Valentina Lo Russo. Dal Medioevo fino ai giorni nostri e agli ultimi eventi di cronaca, il critico e il sociologo hanno condiviso le proprie idee sulla Città Eterna, avanzando interessanti proposte e riflessioni per il futuro. “Serve una grande idea, un grande progetto”, ha osservato De Masi, la cui ultima opera, “Roma 2030”, si concentra proprio sulle prospettive della Capitale: “Serve un pool di intellettuali che, lavorando in modo disinteressato, ponga le basi per qualcosa di importante. È l’unico modo per far sì che Roma resti una città mondo e non rimanga una fotografia statica, meta del pellegrinaggio cattolico”, ha dichiarato il sociologo lanciando poi una sfida a Sgarbi. “Dovremmo porci due obiettivi: una legge speciale per Roma e, a seguire, l’individuazione di un sindaco di assoluta autorevolezza. Magari potresti farlo proprio tu, Vittorio”. “Io sindaco? Oggi non sarei in grado, al più potrei fare l’assessore alla cultura”, ha replicato Sgarbi. “Questa è una delle città più belle al mondo e secondo me non è neppure così difficile da governare. Io ricordo bene quando mi sentivo un piccolo assessore a Milano con la Moratti, una città che soffriva l’ombra della Capitale. Vedevo Roma immensa rispetto a Milano, ma dopo qualche anno ho capito che se Roma era il fumo, Milano era l’arrosto. Per questo su una cosa sono assolutamente d’accordo: serve una legge speciale per la Capitale che infondo è da sempre caput mundi”.
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